L’idea di un animale domestico che non sporca, non abbaia e non ha bisogno di crocchette potrebbe diventare realtà. La società cinese Dobot, già nota nel mondo della robotica industriale, ha presentato Rover X1, un robot quadrupede che promette di portare l’intelligenza artificiale dentro le nostre case in modo accessibile e, soprattutto, sorprendentemente economico: circa 1.000 euro, meno di molti smartphone di ultima generazione.
- Un cane robot con cervello (e cuore digitale)
- Una piattaforma intelligente e modulare
- Interazione e personalità: il robot che “ti capisce”
- Tecnologia alla portata di tutti
- Il futuro dei “pet digitali”
Un cane robot con cervello (e cuore digitale)
A prima vista Rover X1 ricorda i robot dei laboratori di ricerca, ma è pensato per l’uso domestico. Non è un giocattolo, ma un piccolo compagno intelligente capace di riconoscere la voce del proprietario, rispondere ai comandi, muoversi in autonomia e interagire con l’ambiente circostante. La sua “testa” monta un sistema di visione binoculare a 360 gradi, che gli consente di mappare lo spazio e aggirare ostacoli in tempo reale, evitando sedie, muri e persone proprio come farebbe un animale vero.
Grazie alla sua struttura ibrida con ruote e zampe, Rover X1 si muove con agilità su superfici diverse: parquet, tappeti o erba del giardino. E può persino trasportare piccoli oggetti, come bottiglie d’acqua, borse o libri, mantenendo equilibrio e stabilità.
Una piattaforma intelligente e modulare
L’aspetto più interessante di Rover X1 è la sua versatilità. Il robot è stato progettato come una piattaforma modulare e aperta: sul dorso si possono montare videocamere, sensori o accessori aggiuntivi, trasformandolo in una piccola unità mobile per la casa. Collegato allo smartphone, Rover X1 può sorvegliare ambienti interni o esterni, inviare notifiche di sicurezza, registrare video in tempo reale e perfino “pattugliare” la casa quando non c’è nessuno.
Non solo: Dobot lo ha pensato anche come strumento educativo. Grazie a due modalità di programmazione – una visuale a blocchi e una testuale – Rover X1 permette di imparare le basi della robotica e del coding, coinvolgendo studenti, appassionati o semplici curiosi. In pratica, un compagno domestico che unisce utilità e apprendimento.
Interazione e personalità: il robot che “ti capisce”
Nonostante il prezzo accessibile, Dobot non ha trascurato l’aspetto emotivo. Rover X1 è dotato di LED espressivi che cambiano colore in base al contesto e all’interazione: un modo semplice ma efficace per comunicare stati d’animo o rispondere a stimoli vocali. Può riconoscere chi lo chiama, seguirlo per casa, rispondere con suoni sintetici e piccoli movimenti del corpo. La sensazione è quella di una “presenza viva”, molto più empatica di un assistente vocale statico come Alexa o Google Home. Chi lo ha provato descrive l’esperienza come “una via di mezzo tra un animale domestico e un robot di compagnia”, capace di unire funzionalità pratiche e curiosità tecnologica.
Tecnologia alla portata di tutti
Dobot non ha ancora svelato l’intera scheda tecnica, ma l’obiettivo è chiaro: portare la robotica avanzata nelle case comuni. Finora i robot domestici erano prodotti d’élite, destinati a laboratori o progetti aziendali. Rover X1, invece, apre un nuovo segmento: quello dei robot intelligenti dal prezzo accessibile, pensati per interagire, apprendere e svolgere piccoli compiti quotidiani.
Il futuro dei “pet digitali”
Il successo di Rover X1 apre interrogativi curiosi. Siamo pronti a sostituire il cane vero con un compagno elettronico? Forse no del tutto, ma il confine tra “tecnologia utile” e “presenza affettiva” è sempre più sottile. Molti utenti, soprattutto nei contesti urbani, vedono in questo tipo di dispositivi una soluzione pratica per chi non può permettersi un animale, ma desidera compagnia e interazione. E se il prezzo scende sotto quello di uno smartphone, la tentazione di provarci diventa reale.