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Asteroide grande come Torre Eiffel si sta avvicinando alla Terra

La NASA ha previsto il passaggio a 1,5 milioni di miglia dalla Terra di un asteroide grande quanto il celebre monumento parigino.

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Una ‘presenza’ importante si sta avvicinando al nostro pianeta, benché questa volta non sia visibile a occhio nudo. Si tratta dell’asteroide 2006 HV5, che secondo gli esperti viaggia a gran velocità verso la Terra. Questa roccia spaziale si sta, infatti, spostando a oltre 62mila chilometri orari (per l’esattezza, riporta express.co.uk, 38.922 miglia all’ora) e nel corso dell’ultima settimana di aprile passerà entro 1,5 milioni di miglia dalla superficie terrestre – pari a 6,3 volte la distanza che ci separa dal nostro satellite –.

Continuando con i numeri, il portale britannico spiega che le dimensioni di 2006 HV5 sono paragonabili a quelle della Torre Eiffel, con un diametro di circa 299 metri (984 piedi). Classificato come ‘potenzialmente pericoloso’ per il nostro pianeta, secondo i calcoli della NASA, il passaggio del corpo celeste non creerà alcun tipo di problema alla Terra né tantomeno si parla di rischi di impatto. Sono, infatti, compresi nella suddetta classe i corpi che rispondono a due criteri specifici.

Il primo riguarda la distanza: sono considerati ‘potenzialmente pericolosi’ i corpi celesti che orbitano entro 4.600.000 miglia dal nostro pianeta. Il che equivale a diciotto volte la distanza che intercorre tra la Terra e la Luna. Il secondo criterio è legato alla dimensione, che deve essere superiore ai 460 piedi (circa 140 metri), determinata sulla base della luminosità apparente.

E anche qualora dovesse essere rilevato pericolo di impatto, la NASA sta già testando (e con buon successo) un sistema capace di ‘dirottare’ asteroidi e affini allontanandoli da noi per scongiurare collisioni. Ma 2006 HV5 potrà volare indisturbato. “Gli asteroidi non emettono una propria luce visibile – ha dichiarato l’astrofisica Susanna Kohler a Fox News – quindi li osserviamo principalmente attraverso la luce solare che riflettono”. Nel caso di 2006 HV5, nel momento di minore distanza dalla terra “sarà ancora abbastanza luminoso da essere individuato solo con i telescopi più potenti”.

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