Centenario svela nemico di longevità: non farlo dopo la pensione

Le abitudini di vita di un neurologo centenario sono il miglior esempio da cui prendere spunto per vivere a lungo.

19 Agosto 2022

La ricerca della ricetta perfetta per la longevità è stata spesso al centro degli studi scientifici e, nei secoli passati, anche di stregonerie e formule alchemiche varie. Oggi la medicina è in grado di fornirci molte risposte ma anche l’esempio di chi ha vissuto, e vive ancora, un’esistenza piena e in salute può raccontarci parecchio. È il caso del dottor Howard Tucker, neurologo statunitense originario di Cleveland, in Ohio, che a cento anni non ha certo intenzione di ritirarsi a vita privata.

Il medico, infatti, dimostra a tutti – giovani compresi, anzi soprattutto ai più giovani – come continuare a rimanere attivi sia il segreto da coltivare. Per la serie ‘chi si ferma è perduto’, come recita un popolare adagio. E, in effetti, Tucker non ha mai voluto fermarsi e anche superato il secolo, continua a insegnare e a praticare la sua professione. Come riporta il magazine ‘People’, il medico ha trascorso settantacinque dei suoi cento anni al lavoro, mantenendo attivi mente e fisico.

Così, anche chi va in pensione, è importante che non si abbandoni alla pigrizia per non ‘spegnere’ il cervello. Certo, non è facile imitare Howard Tucker che non a caso è nei Guinness World Records come medico praticante più anziano del mondo. Ma il suo esempio è più che prezioso per tutti. Pensare di essere ormai vecchi per dedicarsi ad attività sportive o per studiare finisce per far male al corpo, oltre che all’umore.

Protagonista di un documentario in fase di lavorazione, Tucker ha svelato alcuni dei suoi segreti di longevità. Primo fra tutti, la passione per il lavoro, quella medicina a cui continua a dedicare la sua vita e la sua quotidianità. “Ogni giorno imparo qualcosa di nuovo”, dichiara l’uomo. Andare in pensione? Non è un’opzione che il neurologo intende prendere in considerazione. Ora, per i più che invece la pensione la sognano, la cosa importante è mantenersi sempre attivi, curiosi e appassionati oltre a coltivare sogni. Al bando la pigrizia, vera e propria nemica della longevità.

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