Che differenza c'è tra jam e marmalade nella lingua inglese e non solo

Sapete che differenza c'è tra jam e marmelade? Ecco quali sono gli elementi che distinguono queste parole in Inghilterra e che bisogna tenere a mente in caso di colazione

4 Luglio 2016

Conoscere la differenza che c’è tra jam e marmelade non è un dettaglio di poco conto in caso di vacanza in Inghilterra o in un altro dei paesi anglosassoni. Quella che noi chiamiamo generalmente confettura, ossia una conserva di frutta con zucchero, è conosciuta nel Regno Unito come jam. In sostanza essa indica una composta con polpa della frutta più varia a esclusione degli agrumi, che costituiscono una categoria a parte delle conserve. Lo stesso avviene d’altra parte pure nel resto d’Europa, dato che la marmellata è per direttiva CEE quella a base di agrumi.

Nel Regno Unito il termine equivalente ha anche un’evidente assonanza, dato che si tratta di marmelade. Solitamente si indica con questa parola il composto zuccheroso a base di arance, mentre in Europa la marmellata può essere quella di altri agrumi, come il mandarino, il limone o il cedro. In Inghilterra si utilizza inoltre il termine lemon curd per indicare una preparazione che non esiste in Italia e che è a base di limone. Per realizzarla vengono successivamente aggiunti al composto iniziale tuorli d’uovo, zucchero e scorze di agrumi assortiti.

I più golosi probabilmente avranno già fatto attenzione a questi dettagli in caso di viaggio in Inghilterra e conosceranno bene la differenza presente tra jam e marmelade. Non bisogna dimenticare che gli abitanti del Regno Unito utilizzano un termine aggiuntivo, che complica se possibile ancor di più le cose, ossia fruit preserve. La differenza principale risiede nella grandezza e nella consistenza della frutta impiegata. Quella della jam è solitamente una polpa, mentre nella fruit preserve si utilizzano dei pezzettoni, che lasciano una consistenza più “grezza” e saporita del composto al palato.

Un’ultima distinzione presente tra le conserve, che complica ulteriormente la differenza che c’è tra jam e marmelade è quella rappresentata dalla jelly, ossia dalla gelatina. Sostanzialmente quest’ultima si differenzia dalle altre due per l’assenza della polpa di frutta o agrumi, dato che per realizzarla si utilizza il loro succo. La percentuale non deve essere inferiore al 35% e, diversamente da jam e marmelade, la jelly non è necessariamente a base di frutta e agrumi. Si possono infatti ottenere ottime gelatine anche a partire da verdure, fiori, erbe e pure liquori. Come facilmente intuibile, lo scenario delle dolci conserve è decisamente vario e di lettura non semplice.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti