Cuocere la bistecca alla perfezione: quante volte va girata

Alla griglia o in padella, la bistecca è uno dei piatti più succulenti da portare in tavola, ma quante volte va girata per una cottura perfetta?

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Che decidiate di cucinarla sulla griglia (ecco un rimedio naturale ed efficace per pulirla dopo l’utilizzo) o in padella, dovreste sapere che esiste un preciso modo per ottenere la bistecca perfetta. L’avete scelta con cura dal vostro macellaio di fiducia, avete preparato tutte le spezie per condirla e ora non vi resta che rosolarla e metterla nel piatto, magari accompagnata da un buon bicchiere di di vino rosso (sapevate che quello frizzante è l’ingrediente segreto per uova strapazzate perfette?). Ma quante volte va girata la bistecca durante la cottura?

Se per l’hamburger vale la regola dei pancakes (si girano solo una volta), le modalità di preparazione per questo succulento taglio di carne è completamente diverso. C’è una corposa corrente di pensiero che sostiene che per ottenere una bistecca cucinata a regola d’arte, vada rigirata più e più volte. L’intervallo tra un movimento e l’altro dovrebbe essere brevissimo: ogni 30 secondi. Chi l’avrebbe mai detto?

Eppure sono stati fatti persino specifici esperimentiecco quello eseguito da The Chopping Block – per dimostrare che più cambiamo posizione alla bistecca e meglio si cuoce. Non solo: si riducono anche i tempi di cottura del 20-25%. Girare spesso la carne, sia sulla griglia che in padella, consentirebbe inoltre una cottura più uniforme all’interno e una rosolatura più intensa all’esterno. Risultato? Un piatto tenero, succulento e succoso! Insomma, il sogno di ogni amante della bistecca ben cotta.

Poi, ovviamente, vanno tenuti in conto anche i gusti personali, ricordando che non esiste il metodo perfetto per cucinare una bistecca se non quello che soddisfa il proprio palato (ecco i consigli per quella al sangue). Quindi, se non vi va di stare con il cronometro in mano per girare in continuazione la vostra carne, procedete come d’abitudine: l’importante è che ne siate soddisfatti quando l’avrete nel piatto e sotto i denti.

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