Perché gli uccelli in volo non si scontrano mai? Se l’è chiesto un gruppo di ricercatori australiani che ha tentato di rispondere ad uno dei quesiti che da sempre affascina di più l’uomo. Alzando gli occhi al cielo per ammirare uno stormo di uccelli ci si rende spesso conto di una cosa molto particolare: anche quando i pennuti volano in uno spazio ristretto e sono molto vicini non si scontrano mai. Com’è possibile? Un team di scienziati australiani ha studiato questo fenomeno giungendo a delle sorprendenti conclusioni.
La ricerca degli scienziati sul volo degli stormi
Sembra infatti che gli stormi riescano a muoversi velocemente e senza incidenti grazie ad una semplice regola che viene rispettata, in modo del tutto naturale, da tutti gli uccelli che girano sempre e solo a destra. I risultati sono arrivati dopo che per 120 volte due uccelli sono stati liberati in un corridoio partendo dalle estremità opposte. Ogni volta che i pennuti si stavano per scontrare assumevano altitudini diverse e viravano verso destra. In questo modo gli uccelli evitavano di scontrarsi.
“Gli uccelli hanno seguito un rigido percorso evolutivo per arrivare infine alla convenzione della svolta a destra” ha spiegato Mandyam Srinivasan, professore dell’Università del Queensland, in Australia.
Il comportamento degli uccelli in volo, che in precedenza era stato studiato solamente da Leonardo Da Vinci, potrebbe aiutare a risolvere moltissimi problemi, prima di tutto il sovraffollamento dei cieli a causa degli aerei. Con l’aumento delle tratte aeree gli uccelli potrebbero costituire un esempio per scongiurare scontri ad alta quota, semplicemente seguendo la regola di girare sempre a destra e avere altitudini diverse.
Per ora comunque sia resta un mistero: i ricercatori australiani infatti non sono riusciti ancora a stabilire se gli uccelli abbiano un istinto innato che li porta a comportarsi in questo modo per evitare di scontrarsi con gli altri esemplari dello stormo, oppure se apprendono la tecnica nel corso del tempo, attraverso l’osservazione degli altri pennuti. Conoscendo l’intelligenza di questi animali nessuna delle opzioni messe in campo è da escludere.