Il Santo Graal è stato "trovato", dove è stato sepolto l'antico calice da cui Gesù bevve durante l'Ultima Cena

Il Santo Graal si troverebbe a St Albans: un regista afferma di aver scoperto la sua tomba segreta

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Una delle reliquie più leggendarie e ricercate della storia dell’umanità, il Santo Graal, potrebbe essere più vicina di quanto pensassimo. Secondo un’affermazione sorprendente del regista e ricercatore Mark Christopher Lee, il calice utilizzato da Gesù durante l’Ultima Cena sarebbe sepolto in una tomba segreta nel cuore della città di St Albans, nell’Hertfordshire, Inghilterra.

Questa teoria, audace e affascinante, si fonda su anni di ricerche storiche, esoteriche e archeologiche che collegano antichi misteri religiosi a uno dei luoghi più insospettabili del Regno Unito.

Una caccia lunga secoli: il mito del Graal

Il Santo Graal rappresenta uno dei simboli più potenti della tradizione cristiana e della cultura medievale. Secondo le leggende, si tratta del calice utilizzato da Gesù Cristo durante l’Ultima Cena e poi impiegato da Giuseppe d’Arimatea per raccogliere il suo sangue dopo la crocifissione. Da allora, il Graal è diventato oggetto di innumerevoli ricerche, alimentando romanzi, film e saghe epiche come quelle dei Cavalieri della Tavola Rotonda.

Il suo significato va ben oltre il mero oggetto materiale: il Graal è diventato simbolo di conoscenza divina, redenzione e verità spirituale.

Il percorso del Graal verso l’Inghilterra

Mark Christopher Lee, da anni appassionato di mitologia graalica, sostiene che il calice sacro sia stato trasportato in Inghilterra durante le Crociate, dopo essere stato scoperto dai Cavalieri Templari sul Monte del Tempio, a Gerusalemme.

I Templari, ordine religioso-militare tra i più misteriosi e controversi della storia, avrebbero portato il Graal nel Regno Unito, nascondendolo in uno dei loro insediamenti segreti nel sud dell’Inghilterra.

“Ho raccolto indizi in tutta Europa,” racconta Lee. “Tutti i segnali mi portano a St Albans. Qui, in una tomba templare dimenticata, credo si trovi il vero Santo Graal.”

St Albans, tra alta tecnologia e segreti millenari

Nota oggi per essere una delle città più tecnologicamente avanzate del Regno Unito, St Albans nasconde sotto la sua superficie una storia antichissima. Fondata dai romani come Verulamium, la città è ricca di reperti archeologici, chiese medievali e antichi passaggi sotterranei.

Secondo Lee, i Templari avevano una forte presenza nella regione, con punti strategici come:

  • Royston Cave: una misteriosa grotta a forma di campana scoperta nel 1742, ornata da incisioni templari.
  • Tunnel sotto Hertford: presunte vie segrete usate dai Templari per nascondere oggetti sacri.
  • Chiesa di St Michael: luogo di sepoltura di Sir Francis Bacon, anch’egli collegato alla leggenda.

Il ruolo dei Rosacroce e di Francis Bacon

La teoria di Lee coinvolge anche la figura enigmatica di Francis Bacon, filosofo e scienziato del Rinascimento, considerato da alcuni il vero autore delle opere di Shakespeare e affiliato ai Rosacroce, società segreta dedita alla ricerca della conoscenza occulta e spirituale.

“Bacon aveva stretti legami con i Templari e i Massoni,” afferma Lee. “È significativo che sia stato nominato Barone di Verulamium (St Albans) e sepolto in un luogo che presenta simboli rosacrociani, come la Stella di David nelle vetrate della chiesa.”

La scoperta della tomba templare

Grazie a indagini condotte tra antichi documenti, mappe e testimonianze archeologiche, Lee sostiene di aver identificato una tomba templare dimenticata che potrebbe contenere il Santo Graal. Tuttavia, l’esatta ubicazione rimane segreta.

“Non posso ancora rivelare il punto preciso,” afferma il regista. “Sto preparando una richiesta ufficiale per ottenere l’autorizzazione a scavare. Se i miei sospetti saranno confermati, potrebbe trattarsi della scoperta religiosa più importante di sempre.”

Dal mito alla realtà: un documentario per raccontare la verità

Per condividere la sua indagine con il pubblico, Lee ha prodotto il documentario “The Last Grail Hunter”, che racconta la sua ricerca e analizza in modo approfondito le connessioni tra il Graal, i Templari, i Rosacroce e l’Inghilterra.

Il progetto, nato dalla passione per la verità e dal fascino per i misteri spirituali, si propone di stimolare un dibattito culturale e storico su uno degli oggetti più enigmatici della cristianità.

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