Avete mai sentito parlare dell’indovinello più difficile del mondo? Lo ha proposto George Boolos in una rivista di filosofia nel 1996. Si tratta di un difficile enigma logico-filosofico-matematico, dalla soluzione piuttosto complicata.

Partiamo dal testo dell’indovinello, di per sé già lungo:

Ci sono tre oracoli divini A, B, e C. Essi sono chiamati, in un qualche ordine, Verace, Mendace e Imprevedibile. Verace dice sempre il vero, Mendace dice sempre il falso, mentre Imprevedibile decide se essere sincero o meno in modo completamente casuale. L’obiettivo del gioco è determinare le identità di A, B, e C ponendo loro tre domande a cui è possibile rispondere con un “sì” o con un “no”. Ogni domanda deve essere posta a uno solo degli oracoli, che, pur comprendendo l’italiano, risponderà sempre con le parole “da” o “ja”. Non si sa quale di questi termini corrisponda a “sì” e quale a “no”.

In aggiunta, Boolos ha precisato che è possibile chiedere più domande a più di un oracolo ed è consentito che le domande dipendano dalle risposte ai quesiti precedenti. Inoltre, la natura delle risposte di Imprevedibile sono simili a quelle del lancio di una moneta: può essere sì o no nel 50% dei casi.

Piuttosto complicato, non credete? E, a meno che voi non siate già riusciti a risolverlo, andiamo a scoprire la soluzione.

La strategia più usata consiste nell’utilizzare delle connessioni logiche complicate per formulare le domande. La chiave è utilizzare la costruzione sintattica “Se e solo se“.

Una delle domande da fare è: “‘da’ significa ‘sì’ se e solo se tu sei Verace e se e solo se B è Imprevedibile?”

In questo modo si scopre la soluzione con una domanda sola (fatta da tre quesiti) posta ad un solo oracolo, mettendo in campo tutte le variabili dell’enigma. Chiaro, no? D’altronde è l’enigma più difficile del mondo, una soluzione più semplice di questa sarebbe stata impossibile!