Perché le imprecazioni sono segno di grande intelligenza

Le imprecazioni sono indice di intelligenza? Sembra proprio di sì. A suggerirlo è la scienza, che fornisce valide giustificazioni per spiegare una delle abitudini più diffuse al mondo

17 Giugno 2016
Fonte: pixabay

Sapere che le imprecazioni sono segnali di intelligenza sarà una consolazione per tutti coloro che sono abituati ad usare quotidianamente questo tipo di linguaggio. Fino a pochi anni fa, utilizzare una terminologia non proprio raffinata era considerato un atteggiamento maleducato e da evitare il più possibile. In particolare, le persone anziane inorridivano al solo udire certe espressioni e rimproveravano aspramente i colpevoli, ma oggi la situazione è sorprendentemente cambiata e la scienza ci suggerisce che esiste un’altra chiave di lettura a tal proposito.

Sulla rivista “Language sciences”, che tratta diversi argomenti inerenti alle scienze del linguaggio, è stata pubblicata un’interessante ricerca che ha fornito risultati rivoluzionari. Infatti, secondo alcuni esperti di linguaggio, è lecito usare espressioni non proprio consone allo standard poiché le imprecazioni indicherebbero un’intelligenza superiore, più precisamente quella di tipo “verbale”. Questo studio è stato curato da alcuni psicologi di due istituti educativi del Massachussets e ha dimostrato che le persone che imprecano sono dotate di particolari competenze linguistiche che le distinguono dalla massa. L’aspetto della questione che incuriosisce di più è come gli esperti siano riusciti a dimostrare le loro affermazioni.

Per trovare conferma alla loro teoria, questi psicologi hanno effettuato un esperimento su alcuni volontari che hanno deciso di parteciparvi e le conclusioni finali sono state davvero curiose. È stato chiesto ad alcuni di loro di pronunciare ad alta voce più parolacce possibili nell’arco di tempo di un minuto, mentre ad un altro gruppo di citare nomi di animali o di oggetti. Il test che è stato somministrato ai partecipanti è denominato COWA (Controlled Oral Word Association) e serve a comprendere qual è il nostro grado di associazione tra parole durante una produzione orale.

L’esperimento ha confermato che questa capacità era maggiore nei soggetti che avevano pronunciato imprecazioni, i quali possedevano un vocabolario complesso e un’intelligenza verbale superiore rispetto all’altro gruppo. Questo sarebbe, quindi, il motivo che spiegherebbe la loro abilità nel trovare più associazioni tra le parole. Tale scoperta contrasta l’opinione secondo cui usare un linguaggio scurrile è sintomo di maleducazione e ignoranza, dimostrando al contrario che indica notevoli capacità verbali e creative. Dunque, sembra che la scienza ci inviti a stare sereni e ad imprecare senza provare vergogna, qualora ne sentissimo l’esigenza.

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