Preferisci stare da solo? Potresti essere un genio

L'asocialità può essere segnale di un'intelligenza al di sopra della media: lo sostiene una ricerca congiunta fra Regno Unito e Singapore

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Se vi hanno sempre accusato di essere asociali e “musoni”, questa potrebbe essere la vostra rivincita: secondo uno studio portato avanti da un team di psicologi della London School of Economics e dalla Singapore Management University, le persone che tendono ad isolarsi sono le più intelligenti.

Meglio soli che…accompagnati!

Proprio così: atavicamente l’essere umano è portato a vivere in gruppo, per allontanare meglio i pericoli e per provvedere con più efficacia ai propri bisogni. Fin dall’alba dei tempi, insomma, si è capito che insieme si sopravvive: l’individuo tende a staccarsi dal gruppo, secondo gli studiosi del comportamento umano, quando sente di poter provvedere a sè stesso senza aiuto.

Lo studio congiunto inglese e malese ha analizzato oltre 15mila persone di età compresa fra i 18 e i 28 anni ed ha rilevato che la maggior parte di loro tendeva ad essere più felice e realizzato se aveva molte occasioni di passare del tempo insieme ad altri. Di contro però è stato anche rilevato che coloro che facevano eccezione a questa regola, chi quindi tendeva a mostrarsi insoddisfatto del tempo passato in compagnia, erano i soggetti con Q.I maggiore o comunque identificati come “molto intelligenti”.

Senza volerci riferire alla preistoria, nel mondo moderno le persone intelligenti o molto intelligenti tendono ad essere solitarie per una serie di ragioni, tutte piuttosto pratiche: trovano poche persone con cui condividere i loro reali interessi, che si distinguono in genere da quelli della massa, oppure negli anni della formazione (che sono in parte quelli analizzati dallo studio) trovano la compagnia fuorviante e la identificano come elemento di distrazione rispetto allo studio.

Più intelligente, meno felice?

Non a caso, secondo molte ricerche (e anche secondo il libro “If You’re So Smart, Why Aren’t You Happy?”, di  Raj Raghunathan) i soggetti più intelligenti raramente sono felici anche nella vita sociale: secondo il punto di vista di Raghunathan, che è insegnante di marketing all’università del Texas, le persone più smart tendono anche ad essere insoddisfatte di ogni obiettivo che raggiungono, perchè pensano sempre al successivo. Inoltre hanno più paura di sbagliare e di fallire rispetto agli altri, il che li rende più stressati e meno in grado di godersi il momento.

 

 

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