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Questa è l’ora migliore per fare esercizio e bruciare più calorie

Un nuovo studio ha approfondito il rapporto fra attività fisica e orario dell’allenamento.

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Per rendere efficace una dieta dimagrante e raggiungere velocemente il peso forma che si desidera è fondamentale abbinare l’attenzione a tavola con il giusto allenamento fisico. Ma c’è anche di più, dal momento che, secondo uno studio recente, allenarsi in un determinato orario permetterebbe di smaltire più calorie e, quindi, di perdere peso più facilmente. Il momento della giornata in cui si sceglie di praticare sport sarebbe, infatti, determinante nel processo di dimagrimento e scegliere l’ora giusta ci può dare davvero una mano.

Il motivo è legato all’attivazione di alcuni processi metabolici che sarebbero direttamente connessi con i ritmi circadiani. Quando, allora, fare sport? La mattina ha l’oro in bocca, si dice, e la ricerca pare proprio confermarlo. Lo studio riportato anche da greenme, ha tenuto in considerazione i livelli di grasso misurati dopo aver affrontato una serie di esercizi ad alta intensità come il tapis roulant. È emerso che esercitarsi durante le ore mattutine (definite come ‘fase attiva iniziale’) permette di stimolare maggiormente il metabolismo rispetto a quanto registrato nei soggetti che si allenano in altri momenti della giornata.

La tarda mattinata, quindi, si qualifica a essere la golden hour per quanto riguarda la perdita del peso, dal momento che potenzia i processi di combustione dei grassi. I marcatori monitorati hanno, infatti, segnalato come l’attività fisica in fase attiva riesca a stimolare la scomposizione dei grassi attraverso il calore. Come si legge nell’estratto dalla rivista specializzata ‘PNAS’ consultabile online, i ricercatori dichiarano che “una varietà di fattori tra cui ormoni, temperatura, assunzione di cibo ed esercizio fisico può agire su orologi periferici tessuto-specifici per alterare l’espressione dei geni che influenzano il metabolismo”. E “il tutto in modo dipendente dall’ora del giorno”.

“Solo durante la prima fase attiva – si legge ancora – l’esercizio ha provocato un aumento immediato degli acidi grassi sierici non esterificati. Inoltre, l’esercizio in fase attiva precoce ha aumentato l’espressione di marcatori di termogenesi e proliferazione mitocondriale nel tessuto adiposo inguinale. […] In conclusione, l’esercizio intenso suscita effetti specifici del tempo sul tessuto adiposo per mantenere l’omeostasi metabolica”.

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