In molti si chiedono cosa facciano scienziati cervelloni quando si annoiano o non stanno lavorando a qualche progetto da laboratorio. Ora abbiamo la risposta: si dedicano a pseudo-studi sessisti per dire alle donne come dovrebbe essere il loro seno al fine di risultare più attraente per il sesso opposto.
Sorprendentemente, questa approfondita ricerca ci rivela che gli uomini preferiscono un seno sodo e alto. I seni grandi sono sopravvalutati e spesso i maschi eterosessuali preferiscono taglie medie o piccole. A quanto pare, a prescindere dalla cultura, questa forma del seno suggerisce fertilità femminile.
Uno studio interculturale
Ma la squadra di ricercatori, lungi dal voler pubblicare uno studio meramente etnocentrico su un tema di così grande spessore intellettuale, ha preferito variare il campione di riferimento, intervistando uomini provenienti da differenti contesti culturali e aree geografiche. Gli intervistati -residenti in Brasile, Repubblica Ceca, Camerun e Namibia- hanno confermato la brillante intuizione di cui sopra.
La dimensione delle vostre tette è secondaria, purché siano toniche. I risultati, però, sembrano cambiare leggermente in favore della maggiorate: la taglia media è ancora la capolista, seguita però dal seno grande. Comunque, la preferenza per le dimensioni sembra essere molto soggettiva, come ha puntualizzato anche il Journal of Evolution and Human Behaviour.
Indicatore di fertilità
I ricercatori ci svelano infine che il seno, così come le altre curve, nel caso sia morbido e prosperoso contribuisce a trasmettere un senso di fertilità. Il seno, in quanto insieme di ghiandole, tessuto adiposo e muscolatura, tende a cedere con il passare degli anni, diventando meno tonico, meno elastico e più cadente. Strano a dirsi, ma ciò lo rende meno attraente. Con l’avanzare dell’età, il seno è considerato un valido indicatore della fertilità femminile che resiste o meno al trascorrere inesorabile del tempo.
In conclusione, ciò che possiamo imparare da questo studio è che alcuni scienziati americani ritengono la ricerca sul cancro al seno secondaria rispetto alla definizione della sua forma ideale. E, in questo meraviglioso percorso, ci svelano ciò che già potevamo intuire osservando una Venere di Willendorf antica di 25.000 anni.