Come ben sappiamo, geni non solo si nasce ma ci si può anche diventare: d’altronde il cervello – un po’ come gli addominali – può essere allenato ad hoc per ottenere migliori performance cognitive e in questo gli stimoli che riceviamo dall’ambiente esterno hanno un ruolo molto importante.

Lo sviluppo cerebrale, infatti, è possibile anche grazie ad una serie di hobby e passatempi piuttosto comuni ma che fanno bene alla mente e sono in grado di creare nuove sinapsi e stimolare il ragionamento e la creatività.

Leggere contribuisce a rafforzare tre tipi di intelligenza: quella deputata al problem solving (intelligenza fluida), quella che ci permette di relazionarci nel modo giusto con gli altri (intelligenza sociale) e anche l’intelligenza cristallizzata, che deriva dalle conoscenze e esperienze già presenti nella nostra memoria da tirar fuori al momento opportuno, magari in ambito lavorativo per fare colpo.

Leggere – che sia un libro o un quotidiano – non solo ci rilassa, non solo ci fa apprendere parole nuove, ma sviluppa anche l’immaginazione: insomma, è un toccasana a cui non dobbiamo rinunciare.

Anche suonare uno strumento fa fare sport al cervello: in particolare sviluppiamo la memoria, la creatività, le competenze motorie e anche analitiche andando ad incidere positivamente sul corpo calloso, cioè l’insieme di fibre mieliniche che mette in collegamento i due emisferi.

Fare puzzle, sudoku o cruciverba si traduce in una intensa sessione di training per il cervello che in questo modo migliora la propria neuroplasticità, vale a dire la capacità di creare nuove sinapsi e interconnessioni ed eliminarne altre. Ragionare su un rompicapo – che sia visivo, verbale o logico-matematico – ci fa allontanare il declino cognitivo.

Va da sé che anche imparare una nuova lingua porta il nostro cervello ad essere più elastico e mantenersi giovane; così come fare sport – in modo costante e continuativo – apporta benefici alla memoria a lungo termine e all’apprendimento ed elaborazione di nuove informazioni.