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6 motivi per non controllare il telefono del fidanzato o della fidanzata

Controllare il telefono del fidanzato potrebbe causare gravi problemi di serenità nel rapporto di coppia, ecco sei motivi per cui non farlo

Pubblicato:

Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Controllare il cellulare del proprio partner è una pessima idea, perché significa non avere alcuna fiducia nell’altro, motivo alla base di ogni relazione sentimentale, e perché s’invade la sfera intima del nostro lui o nostra lei, che anche se è il più caro degli affetti, ha il diritto di avere uno spazio tutto per sè. Anche se non si tratta di segreti scomodi o di verità che potrebbero compromettere il rapporto di coppia, è il diritto di ognuno quello di mantenere un certo livello di privacy. Ed anche se una sana curiosità ci spingerebbe a dare una sbirciatina alle chat di Whatsapp o ai messaggi scambiati sui social network, per il bene della coppia sarebbe è meglio occuparsi di altre faccende, e lasciare libera la persona amata di muoversi anche nel suo mondo virtuale. E poi, come scopriremo più avanti, farlo configura un reato.

Scopri anche:– Come scoprire un tradimento del partner: i 7 modi scientifici

Spiare il cellulare del partner: 6 motivi per non farlo

Se ancora non siete convinti, allora ecco una lista in sei punti dei motivi per cui non si dovrebbe mai controllare il cellulare del proprio partner, come stilato dal sito Genial.Guru:

  1. Fiducia: La fiducia è la chiave del vero amore. Se vi fidate del vostro partner, non c’è motivo per controllare il suo cellulare.
  2. Negativo per il rapporto: Spiare lo smartphone non rafforza in alcun modo il rapporto di coppia, anzi influisce in maniera negativa sulla serenità delle due metà.
  3. Privacy: Non invadete la privacy, poiché rischiate anche la vostra. Ognuno, infatti, ha bisogno dei propri spazi, e il controllo non è un comportamento giustificabile.
  4. Gelosia: Spiare il telefono può portare a sospetti e gelosia e trasformarvi in persone ossessive, che vengono allontanate dal proprio partner, proprio perché si può percepire anche un certo pericolo nella gelosia morbosa.
  5. Rispetto delle amicizie: Ognuno ha amici dell’altro sesso, uomini e donne che siano, non può essere un problema, e ciò non dovrebbe essere motivo di preoccupazione.
  6. Evitare incomprensioni: Molte volte, le azioni tra amici possono essere malinterpretate, quindi cercate di chiarire i malintesi prima di scatenare discussioni inutili e risparmiare tempo ed energia.

 E’ reato guardare il telefono del partner: cosa si rischia

Se i consigli per cui è sbagliato guardare il cellulare del proprio partner ancora non vi hanno convinto, allora, è bene sapere che ci si può scontrare con la legge, e le conseguenze, in questo caso sarebbero ben più gravi dell’eventuale fine di una relazione sentimentale, perché si finirebbe davanti ad un giudice.

Nell’ambito familiare, le informazioni personali posso nascondere anche indizi di un eventuale tradimento. La questione di spiare il cellulare del coniuge, partner o amico solleva domande sulla legalità di tale comportamento, poiché coinvolge la sfera intima e la privacy che caratterizzano tali relazioni. Allo stesso tempo, c’è l’interesse a capire se le prove raccolte in questo modo possono essere utilizzate in un processo di separazione o divorzio, sottolineando la necessità di far valere i propri diritti attraverso il sistema legale. Vediamo quindi se spiare un cellulare costituisce un reato e quali sono le relative conseguenze.

Sottrarre con la forza il cellulare di qualcun altro, anche se si fa per cercare prove di un tradimento, viene considerato illegale. Una recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che tale azione costituisce reato di rapina, anche se il motivo è la ricerca di prove (Cass. sent. n. 8821/21 del 4/03/2021). L’uso di prove ottenute in violazione delle leggi è escluso dalla legge stessa.

Ma cosa accade quando il cellulare viene lasciato in spazi condivisi tra coniugi o partner? Anche in questi casi, il comportamento clandestino di chi spia messaggi e e-mail del coniuge o del partner costituisce un reato. Secondo la Suprema Corte di Cassazione, ogni volta che si accede a e-mail o messaggi di qualcuno, è necessaria una specifica autorizzazione (Cass. sent. n. 2905/19 del 22/01/2019 e n. 2942/19 del 22/01/2019). La lettura di messaggi di testo del coniuge è vietata dall’articolo 615 del Codice Penale, che prevede sanzioni fino a tre anni di reclusione per chi viola tale norma.

L’atto di spiare il cellulare costituisce un reato, anche se si ritiene che possa essere utile in un processo per difendere i propri diritti. Le prove raccolte in questo modo non possono essere utilizzate in tribunale.

Lo stesso vale per qualsiasi forma di comunicazione, compresi messaggi di testo, chat, WhatsApp, Telegram, Facebook, Messenger, Instagram e simili. Non si tratta solo di leggere messaggi in segreto, ma anche di installare software spia nei dispositivi altrui, il che costituisce un reato di interferenze illecite nella vita privata, con una pena prevista da 6 mesi a 4 anni di reclusione.

Addirittura, secondo la Cassazione, spiare il cellulare di qualcun altro è considerato sempre un reato, anche se il dispositivo è già stato aperto. L’accesso abusivo si configura quando chi accede al dispositivo, anche se conosce le credenziali fornite dal proprietario, ne fa un uso che supera l’autorizzazione ricevuta. Dunque, per evitare di violare la legge, è necessario ottenere il consenso scritto, anche quando ci sono ragionevoli sospetti di tradimento, prima di accedere al cellulare di qualcun altro.

Perché vuoi controllare il tuo partner? Cosa dice la psicologia

Questo comportamento comporta il desiderio di controllare il partner su vari aspetti, come le abitudini legate al sesso, al cibo, al gioco d’azzardo, all’uso di sostanze e altro. Questo può portare a spiare il telefono del partner, leggere le sue e-mail, controllare il portafoglio, monitorare l’attività sui social media e persino spiarlo. Tuttavia, questa pratica, come abbiamo detto fin qui, va oltre i confini della fiducia reciproca, che è fondamentale in una relazione di coppia.

Questo atteggiamento può indicare la presenza di un problema più profondo, noto come codipendenza. La relazione diventa un’ossessione, e si sviluppa la convinzione che controllare il partner sia un modo per mantenerlo sulla “retta via”. Questo, però, comporta la perdita di se stessi, dei propri spazi e dei propri bisogni.

Se ti riconosci in queste dinamiche, è importante chiedersi il motivo di tali comportamenti e chiedersi se sia una relazione sana. Controllare, d’altro canto, richiede tempo ed energia e può condurre a comportamenti coercitivi. Una relazione di coppia dovrebbe consentire a entrambi i partner di crescere in modo indipendente e di fare scelte autonome.

Pertanto, se ti trovi intrappolato in dinamiche di controllo o codipendenza, ecco alcuni suggerimenti:

  • Concentrati su te stesso: Scopri i tuoi bisogni, desideri e passioni. Mettiti al centro della tua vita.
  • Rispetta il partner: Immagina come ti sentiresti se qualcuno invadesse la tua privacy. Chiediti se vorresti che lo facessero a te.
  • Comunica: Impara a parlare apertamente con il tuo partner su ciò che ti preoccupa o ti infastidisce. Focalizzatevi su cosa potete fare per migliorare la relazione in modo collaborativo.

E’ bene sottolinearlo: l’amore non è controllo, ma la libertà di scegliere di stare insieme giorno dopo giorno, rispettando la crescita individuale e la fiducia reciproca.

 

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