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Differenze tra bronzo e ottone: come capire di che materiale è

Andiamo a scoprire insieme quali sono le diffrenze tra ottone e bronzo e come accorgersi se si tratta di un materiale o dell'altro.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Il bronzo e l’ottone sono due leghe di metallo ampiamente utilizzate in diverse industrie manifatturiere. Spesso indicati come “metalli rossi” a causa del loro distintivo colore che tende al rossastro, questi materiali sono conosciuti per le loro eccellenti proprietà meccaniche e la resistenza alla corrosione.

Tuttavia, nonostante le somiglianze, è fondamentale comprendere le differenze tra bronzo e ottone per poterli utilizzare correttamente in diverse applicazioni.

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Ma quali sono le vere differenze tra rame e ottone? Quando va utilizzato uno invece dell’altro. E, soprattutto, come fare a capire se ci troviamo di fronte a un materiale piuttosto che all’altro?

Una delle principali differenze tra il bronzo e l’ottone risiede nella composizione chimica. Il bronzo è una lega di rame e stagno, mentre l’ottone è una lega di rame e zinco. Questa variazione nella percentuale di elementi di lega conferisce ai due metalli proprietà diverse. Ad esempio, il bronzo ha una maggiore resistenza meccanica e migliore resistenza alla corrosione rispetto all’ottone, che invece è più duttile e ha una migliore conducibilità termica.

Come capire se è bronzo o ottone?

Nonostante le ovvie differenti esistenti tra bronzo e ottone, entrambi i metalli condividono un elemento comune nella loro composizione: il rame, componente fondamentale di entrambe le leghe. Tuttavia, le proporzioni di rame e altri elementi di lega determinano le caratteristiche distintive di bronzo e ottone. Pertanto, l’analisi della composizione chimica può essere un metodo affidabile per differenziare i due materiali, se disponibile.

Oltre alla composizione chimica, un altro modo per capire se si tratta di bronzo o ottone è osservare il colore del metallo. Se non è possibile effettuare un’analisi chimica, il confronto visivo del colore può fornire indizi preziosi. Il bronzo, in genere, presenta una tonalità leggermente più scura e dorata rispetto all’ottone, che tende ad avere una colorazione più giallastra.

Questo aspetto visivo può essere utile per una prima identificazione, soprattutto considerando che il bronzo è stato tradizionalmente utilizzato per creare statue, cannoni e campane, mentre l’ottone è ampiamente impiegato in applicazioni moderne come rubinetti da bagno e strumenti musicali.

Nel caso in cui non si possa fare affidamento su analisi chimiche o sulla differenza di colore, ci sono anche altre caratteristiche che possono essere considerate per distinguere bronzo e ottone. Ad esempio, le due leghe possono avere una diversa densità, con il bronzo che solitamente ne ha una più elevata dell’ottone. Inoltre, la resistenza meccanica può variare tra i due metalli, con il bronzo che tende ad essere più resistente.

Tuttavia, queste caratteristiche possono variare in base alle specifiche leghe e alle percentuali di elementi di lega utilizzate, quindi è sempre consigliabile consultare esperti o utilizzare strumenti di analisi chimica appropriati per una determinazione precisa.

Ottone o bronzo: cosa vale di più?

Il valore di un pezzo in bronzo o ottone può variare in base a diversi fattori. Uno dei principali elementi che influisce sul prezzo è la composizione chimica del materiale. Poiché il bronzo contiene generalmente una maggiore percentuale di rame rispetto all’ottone, il suo prezzo sul mercato è generalmente più elevato.

Il rame è un metallo prezioso e il suo costo influisce direttamente sul valore del bronzo. Inoltre, la produzione del bronzo richiede processi un filo più complessi rispetto all’ottone, il che può contribuire ulteriormente al suo prezzo superiore sul mercato.

Un altro fattore che può influenzare il valore di un pezzo in bronzo o ottone è la rarità. Alcune leghe di bronzo o ottone possono essere più rare o difficili da ottenere, il che può aumentare il loro valore sul mercato. Ad esempio, il bronzo fosforoso, una lega di bronzo contenente fosforo, può essere considerato più raro rispetto ad altre leghe di bronzo più comuni.

Tuttavia, è importante sottolineare che il valore di un oggetto in bronzo o ottone non dipende solo dalla composizione e dalla rarità, ma anche da altri fattori come la qualità dell’artigianato e l’importanza storica o artistica del manufatto.

Sappiamo bene anche che i prodotti di design possono raggiungere prezzi stratosferici. Pezzi d’arte o oggetti di valore storico realizzati in bronzo o ottone possono avere un prezzo molto più elevato rispetto a un semplice componente industriale. Pertanto, è necessario fare sempre un’attenta valutazione e trovare un compromesso tra tutti questi aspetti per poter determinare il valore di un pezzo in bronzo o ottone sul mercato.

Come pulire l’ottone o il bronzo?

La pulizia e la manutenzione di oggetti in ottone o bronzo sono importanti per preservarne l’aspetto e prolungarne la durata nel tempo. Fortunatamente, ci sono diverse tecniche e prodotti presenti tranquillamente sul mercato che possono essere utilizzati per pulire efficacemente questi metalli senza danneggiarli.

Un metodo comune per pulire gli oggetti creati in questi due metalli è utilizzare una soluzione di acqua calda e sapone neutro. Possiamo immergere l’oggetto in questa soluzione e strofinarlo delicatamente con una spugna morbida o un panno non abrasivo può rimuovere lo sporco e la patina accumulati. Dopo la pulizia, è importante asciugare completamente l’oggetto per evitare la formazione di macchie o la corrosione.

Un altro metodo popolare per la pulizia dell’ottone o del bronzo è l’utilizzo di alcuni prodotti naturali al 100% come il succo di limone o il bicarbonato di sodio:

  • il succo di limone può essere applicato direttamente sulla superficie del metallo e poi strofinato delicatamente con un panno morbido;
  • il bicarbonato di sodio, mescolato con acqua per formare una pasta, può essere applicato sull’ottone o sul bronzo e poi strofinato con cura per rimuovere macchie o ossidazioni più ostinate.

È importante testare questi rimedi su una piccola area nascosta dell’oggetto prima di applicarli sull’intera superficie per evitare potenziali danni.

In alcuni casi, quando l’ottone o il bronzo sono gravemente ossidati o corrosi, potrebbe essere necessario utilizzare prodotti specifici per la pulizia dei metalli. Esistono sul mercato pulitori commerciali appositamente formulati per l’ottone e il bronzo, che possono rimuovere depositi di ossidazione più persistenti.

Tuttavia, è importante seguire sempre con estrema attenzione le istruzioni del produttore e utilizzare questi prodotti con cautela per evitare danni. Dopo l’utilizzo di un pulitore commerciale, è consigliabile risciacquare accuratamente l’oggetto con acqua e asciugarlo completamente per eliminare eventuali residui chimici.

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