Che differenza c'è tra i due materiali bronzo e ottone

La differenza che c'è tra bronzo e ottone dipende dalla composizione della lega. Entrambi presentano diverse finiture e un buon impiego

8 Giugno 2016

Che differenza c’è tra bronzo e ottone? Questa è la tipica domanda da interrogazione in merceologia. La risposta non è difficile come può sembrare. Infatti si tratta di due leghe dove un’alta percentuale è costituita da rame. Il rame è il metallo che in Italia trova maggiore applicazione dopo il ferro.

Presenta infatti un’elevata conducibilità termica ed elettrica, resiste alla corrosione ed è alla base della formazione di leghe. La maggior parte del rame viene impiegato nel settore elettrico, telefonico, automobilistico. Una buona percentuale serve per ottenere leghe e oggetti diversi.

Importanti leghe a base di rame sono gli ottoni e i bronzi, ma che differenza c’è bronzo e ottone? Il bronzo si ottiene aggiungendo al rame una buona percentuale di stagno, quasi il 18-20%. Se lo stagno supera il 18% si ottiene una lega piuttosto dura che viene utilizzata in genere nella produzione di cuscinetti. Se al rame e allo stagno vengono aggiunti alcuni elementi quali l’alluminio, il fosforo, il berillio si ottengono dei bronzi speciali.

L’ottone invece è una lega costituita per il 50% da rame e dalla restante parte da zinco. Si distinguono due tipi di ottoni. Quelli alfa sono plastici e deformabili a freddo, quelli beta sono plastici soltanto a caldo e poco deformabili a freddo. Alla domanda: che differenza c’è tra bronzo e ottone bisogna rispondere semplicemente che l’ottone è una lega di rame e zinco, mentre il bronzo è una lega di rame e stagno.

L’ottone trova svariati impieghi. Oltre ad essere utilizzato per la produzione di apparecchiature elettriche è molto apprezzato dai designer dell’arredamento. Spesso è presente nei serramenti, valorizza i mobili con la presenza di maniglie, nell’ arredo bagno fanno da complemento ai sanitari. L’ottone è usato nel settore marino, nell’industria chimica e meccanica, nella produzione di minuteria, monete e targhe, strumenti musicali.

L’uso del bronzo risale ad un’epoca molto più lontana di quella dell’ottone. Già nell’antichità serviva nella preparazione di palle da sparare con i cannoni. Gli scultori utilizzano le leghe di bronzo per rendere reale ogni dettaglio del lavoro compiuto, ne sono un esempio i Bronzi di Riace oppure il Colosso di Barletta: opere d’arte ben conservate che il mondo ci invidia per la loro unicità e perfezione.

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