Per quanto possiamo fare attenzione a consumarle in tempo, può capitare di trovare nella dispensa patate germogliate. La domanda a quel punto sorge spontanea: si potranno consumare anche quando sono in questo stato? La risposta, lo diciamo subito, è sì, ma occorre fare un’operazione precisa. Vediamo quale.

Le patate germogliano quando vengono lasciate per troppo tempo in luoghi caldi, umidi oppure esposti alla luce. Si capisce subito se sono germogliate. La loro superficie si ricopre di quelli che vengono chiamati “occhi bianchi”. Come riporta il sito Wefrood.com i germogli sono ricchi di solanina, un glicoalcanoide naturale che la pianta produce per difendersi da batteri e funghi. Una sorta di pesticida naturale quindi.

La solanina si trova in tutte le solanacee come patate, pomodoro e melanzana e può causare problemi come nausea e vomito quando viene ingerita in grossi quantitativi. Ma a tutto c’è rimedio: se la patata viene pelata togliendo la parte inverdita e privandola dei germogli, si allontana ogni pericolo.

È stato stimato inoltre che un uomo di 90 kg dovrebbe ingerire circa 1 kg di germogli di patate per subire in maniera massiccia gli effetti della solanina. In linea di massima quindi possiamo dire che le patate anche quando sono germogliate possono essere consumate in tutta tranquillità e non fanno male. 

Chiaramente però è buona norma rimuovere tutti gli eventuali germogli e controllare che il tubero sia ancora secco e duro. La patata potrebbe aver assunto una colorazione verde a causa della clorofilla: se così fosse si dovranno tagliare via anche tutte le parti verdi. Rimuovendo buccia e germogli ci si libera solo del 30% della solanina. Un’avvertenza: solitamente le patate che hanno già iniziato a riempirsi di clorofilla hanno un sapore decisamente amaro.

Per ricapitolare: le patate germogliate non sono pericolose una volta che le si è pulite come descritto, ma se volete stare più tranquilli cercate di consumarle sempre per tempo.