Multe spreco acqua, attento se la usi così. Dove sono i controlli

Inizio estate rovente in tutte le regioni d’Italia e molte aree sono alle prese anche con una preoccupante scarsità di acqua.

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L’inizio della stagione estiva 2022 è all’insegna di temperature roventi e scarsità, per non dire totale assenza, di precipitazioni che stanno mettendo a dura prova agricoltori e non solo. E la situazione si sta facendo preoccupante da nord a sud, con bacini idrici sempre più scarsi e riserve sotto la lente di ingrandimento per monitorarne i livelli. In particolare, sono due le regioni dello stivale a rischio, ovvero Piemonte e Lombardia, le stesse in cui non a caso alcuni comuni hanno iniziato a prendere provvedimenti.

Le immagini sono ormai sotto gli occhi di tutti, con il letto del Po e del Tevere sempre più secchi e intere aree che hanno imposto il razionamento dell’acqua. Proprio il fiume che attraversa il nord della penisola è osservato speciale in quella che già è considerata un’emergenza idrica che coinvolge milioni di cittadini e che, con il passare dei giorni, potrebbe estendersi ancora di più.

Come evidenzia l’Osservatorio sugli utilizzi idrici si tratta di valori di siccità mai visti negli ultimi settant’anni circa, con ripercussioni gravissime a livello di produzione agricola e potenzialmente sulla stessa disponibilità alimentare. Coldiretti, infatti, stima per il comparto perdite da oltre un miliardo di euro, numeri che davvero fanno riflettere e richiedono interventi urgenti.

Per arginare la crisi, sono già scattate svariate ordinanze in decine di comuni piemontesi e lombardi che impongono la riduzione dell’impiego dell’acqua dando priorità all’uso umano e agricolo della risorsa. Vietati, dunque, utilizzi impropri dell’acqua potabile come innaffiare orti e giardini, lavare l’automobile e riempire le piscine (succede nel varesotto) con multe che prevedono sanzioni da 25 a 500 euro in caso di violazione.

La situazione peggiore si registra nel novarese, che ha optato addirittura per l’interruzione delle forniture durante la notte mentre i comuni tra Biella e Vercelli hanno fatto intervenire le autobotti per il trasferimento su strada delle riserve. Ma le condizioni si stanno aggravando anche nella capitale, dove gli interventi puntano al razionamento notturno e al riuso dell’acqua depurata in esercizi come i bar e i ristoranti.

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