Da generazioni, la famiglia reale britannica segue un protocollo poco noto ma fondamentale: gli eredi diretti al trono non viaggiano mai insieme. L’obiettivo è proteggere la linea di successione in caso di incidente. Eppure, qualcosa sta per cambiare. Il principe George, futuro re d’Inghilterra, ha compiuto 12 anni il 22 luglio 2025. Un’età considerata simbolica, perché segna il momento in cui – secondo tradizione – non dovrebbe più salire su un volo insieme al padre, il principe William. Ma pare che la famiglia del Galles abbia deciso di non attenersi a questa regola.
- La posizione del Palazzo: nessun cambiamento in vista
- I precedenti tragici che hanno dato origine al protocollo
- William e George: un legame che sfida le formalità
La posizione del Palazzo: nessun cambiamento in vista
Nonostante la consuetudine, fonti vicine alla Royal Family hanno dichiarato che non sono previsti cambiamenti nei viaggi del principe George. A rivelarlo è stata la giornalista Rebecca English, storica firma del Daily Mail per gli affari di corte: “Ho parlato con Kensington Palace questa settimana e la loro risposta è stata chiara: non c’è nulla in programma che indichi un cambiamento nei piani di viaggio”.
Una presa di posizione che ha sorpreso molti esperti di questioni reali, abituati alla rigidità della monarchia nei confronti delle regole. La decisione, se confermata, romperebbe con una tradizione osservata fin dai tempi della regina Elisabetta II.
I precedenti tragici che hanno dato origine al protocollo
Il motivo dietro questa regola affonda le radici in tragiche vicende familiari. Negli archivi della storia reale, non mancano infatti lutti legati a incidenti aerei. Il principe William di Gloucester morì in un’esibizione nel 1972. Prima di lui, nel 1942, il principe George, duca di Kent, perse la vita in un disastro aereo. E ancora, la sorella del principe Filippo, Cecilia, morì nel 1937 in un incidente insieme al figlio che portava in grembo. Questi episodi hanno rafforzato la convinzione che i membri chiave della famiglia reale debbano viaggiare separatamente, proprio per garantire la continuità monarchica.
William e George: un legame che sfida le formalità
Il principe William è noto per voler vivere la sua paternità con autenticità. Ha spesso scelto di pilotare lui stesso l’elicottero con a bordo la moglie Kate e i figli. Un gesto che unisce la passione per il volo alla volontà di normalità familiare, ma che ha fatto storcere il naso ai vertici di Buckingham Palace. Re Carlo III stesso, secondo alcune fonti, avrebbe più volte espresso perplessità sul fatto che William volasse con l’intera famiglia a bordo. Ma sembra che la coppia reale non abbia intenzione di cambiare le proprie abitudini.
Se da un lato c’è chi ammira l’approccio più moderno e spontaneo di William e Kate, dall’altro non mancano voci critiche. Il giornalista Richard Eden, ad esempio, ha definito “preoccupante” l’idea di ignorare questa prassi consolidata. “Non è un argomento piacevole, ma è una questione importante per il futuro della monarchia”, ha dichiarato.
C’è anche chi, con tono provocatorio, ricorda come l’attuale linea di successione potrebbe subire stravolgimenti impensabili se accadesse l’imprevisto. Un’eventualità remota, certo, ma non impossibile. E il ricordo della regina Elisabetta costretta a rientrare in Inghilterra senza un abito nero, dopo la morte improvvisa del padre mentre si trovava in Kenya, è un monito ancora presente a corte.
George, Charlotte e Louis stanno crescendo in un contesto diverso da quello vissuto dai loro genitori. Certo, le regole ci sono ancora, ma è chiaro che la Royal Family sta cercando un nuovo equilibrio. Meno formalità, più vicinanza al popolo. Meno paura della rottura del protocollo, più centralità della famiglia. La decisione di William e George di continuare a viaggiare insieme, se confermata, sarà forse solo un dettaglio. Ma un dettaglio che racconta molto su come la monarchia stia cercando di restare fedele a se stessa… senza smettere di evolversi.