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Una nuova glaciazione in arrivo sulla Terra? Quando si verificherà secondo gli scienziati

La Prossima Era Glaciale: Quando e Perché Potrebbe Arrivare, Secondo Nuove Ricerche

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Una nuova ricerca condotta dal professor Stephen Barker della Cardiff University ha rivelato che la prossima era glaciale potrebbe verificarsi tra 11.000 anni, un’ipotesi che si basa su cicli naturali che governano il clima della Terra. Tuttavia, questa previsione non tiene conto dei cambiamenti che l’uomo ha provocato nell’ambiente, come l’incremento delle emissioni di gas serra che stanno influenzando significativamente i modelli climatici globali.

Cambiamenti nell’Inclinazione della Terra e il Ruolo della Glaciazione

Il nuovo studio ha esplorato i cambiamenti nell’inclinazione dell’asse terrestre (obliquità) e nella precessione (la variazione dell’orientamento dell’asse terrestre) negli ultimi 800.000 anni, tracciando una correlazione diretta con i movimenti delle calotte glaciali e con l’inizio e la fine di otto ere glaciali. Questi cambiamenti nell’inclinazione e nella precessione sembrano essere determinanti nel controllo dell’espansione e del ritiro delle calotte glaciali.

L’obliquità della Terra regola la quantità di luce solare che raggiunge i poli, influenzando direttamente l’espansione delle calotte glaciali, mentre la precessione stabilisce l’intensità della luce solare nelle regioni equatoriali, giocando un ruolo più importante nel ritiro delle calotte glaciali.

La Prossima Era Glaciale: Un Processo Naturale, Ostacolato dal Riscaldamento Globale

L’analisi di questi dati ha portato i ricercatori a ipotizzare che, in assenza di fattori esterni come l’attività umana, la prossima era glaciale sarebbe iniziata tra i 10.000 e gli 11.000 anni. Questo scenario si inserisce nel contesto di un ciclo naturale che si ripete con cadenza millenaria, determinato dai cambiamenti nell’inclinazione della Terra.

Tuttavia, la ricerca sottolinea anche che le emissioni di gas serra causate dall’attività umana stanno impedendo a questi cicli naturali di procedere come in passato. Il riscaldamento globale causato dalle attività industriali, dai trasporti e dall’agricoltura sta aumentando la concentrazione di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera, un fenomeno che sta contrastando la formazione di nuove calotte glaciali. Se le emissioni continuano a crescere, non solo la prossima era glaciale potrebbe essere ritardata, ma potrebbe anche essere messa in discussione l’idea stessa di una nuova glaciazione.

Un Futuro Senza Glaciazioni: Gli Effetti del Riscaldamento Globale

Secondo il professor Barker, se le attuali tendenze di riscaldamento globale continueranno, “se la CO2 rimane alta, non si verificherà a breve una nuova glaciazione”. Ciò significa che l‘umanità sta alterando i cicli naturali del clima, impedendo una nuova era glaciale che, secondo le teorie precedenti, sarebbe stata inevitabile in assenza di fattori esterni.

Il dibattito scientifico sui tempi della prossima glaciazione è ancora aperto, ma la ricerca di Barker e dei suoi colleghi getta una nuova luce sulla comprensione dei processi che governano il nostro clima. Mentre i cambiamenti nell’inclinazione terrestre e nella precessione sembrano essere fenomeni inevitabili e prevedibili, l’interferenza umana sta interrompendo questi cicli naturali in modo mai visto prima nella storia della Terra.

Le Implicazioni di un Mondo Senza Glaciazioni

Se la tendenza al riscaldamento globale persisterà, l’assenza di una nuova era glaciale potrebbe avere importanti implicazioni per l’ecosistema globale. Le calotte glaciali svolgono un ruolo cruciale nel bilanciamento dei livelli oceanici, nel controllo delle temperature globali e nella riflessione della luce solare. Senza un ritorno delle glaciazioni, il nostro clima potrebbe diventare ancora più instabile, con eventi meteorologici estremi sempre più frequenti e intensi, oltre all’innalzamento dei livelli del mare, che minaccia le città costiere in tutto il mondo.

Inoltre, il rallentamento dei cicli naturali potrebbe alterare l’equilibrio ecologico globale, mettendo a rischio numerosi habitat naturali e specie che dipendono dal freddo per la loro sopravvivenza.

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