L'uomo più istruito del mondo è italiano: 76 anni e 18 lauree

Luciano Baietti ha 70 anni, è italiano ed è l'uomo più istruito al mondo, con ben quindici lauree

14 Agosto 2023
Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Quando si dice che oggi per il mondo del lavoro un titolo di studio elevato, che sia anche una laurea, non è più sufficiente. Ma c’è chi, per curiosità e voglia di sapere, di lauree ne ha prese più di una, ma non per crescere a livello professionale, piuttosto per coltivare le proprie conoscenze, allargarle a più campi del sapere umano.

Ebbene c’è una persona al mondo, che può vantare un vero Guinness dei record, ovvero il maggior numero di lauree conseguite: e la grande sorpresa è che si tratta di un italiano, Luciano Baietti che fino a poco tempo fa aveva collezionato un totale di 15 lauree, di cui l’ultima in Scienze Turistiche all’Università di Napoli. “La vera sfida per me – ha raccontato tempo fa – dopo aver conseguito 14 lauree in maniera “tradizionale”, è stata quella di misurarmi con le tecnologie telematiche, un mondo che per la mia generazione potrebbe apparire del tutto nuovo”. Baietti si è fermato a 15 lauree o è andato oltre?

Chi è la persona che ha più lauree al mondo?

Luciano Baietti, romano ha 76 anni, è stato un insegnante di educazione fisica ed anche un dirigente scolastico, che già oltre 20 anni fa, con 8 lauree aveva conquistato il titolo del “Guinness World Record”, che lo hanno portato ad un ampio ventaglio di specializzazioni: lettere, pedagogia, sociologia, giurisprudenza, filosofia e scienze del turismo. A gennaio del 2022, Baietti aveva già 17 titoli nel cassetto, ma si apprestava a collezionare il 18° in Scienze dell’alimentazione. Record dei record. Per quanto riguarda la votazione, Baietti, ha raggiunto il suo record con diversi voti, il cui più basso è stato il 95, mentre con il resto dei diplomi di laurea ha ottenuto votazioni superiori al 100.

“L’ho fatto per me stesso  – aveva detto qualche tempo fa- e continuo a studiare per conseguire la mia quindicesima laurea perché il cervello va tenuto in continuo allenamento. Bisogna essere sempre attenti e vigili a 360 gradi. Sono fiero di portare onore all’Italia, partecipo a diverse conferenze in tutte le università e sono orgoglioso di rappresentare la nostra patria”.

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Che lavoro fa Luciano Baietti?

Da giovane Baietti era un buon atleta ed amava praticare sport, così ha conseguito il primo titolo Isef, Istituto Superiore di Educazione Fisica, che gli ha permesso di svolgere il suo lavoro di insegnante di ginnastica a scuola; ma dopo aver iniziato il suo lavoro, Baietti poi ha continuato a studiare, ad appassionarsi a diverse materie e discipline, di cui era desideroso approfondire raggiungendo un totale di 18 lauree regolarmente riconosciute dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Oltre che docente, però, è stato anche preside, dirigente nelle amministrazioni pubbliche, Colonnello della Croce Rossa militare con esperienze all’estero, ufficiale dei Paracadutisti della Folgore, funzionario della Presidenza del Consiglio, fino al raggiungimento dell’età per la pensione, nel 2011. Ma con la pensione la sua passione per lo studio non si è affatto fermata. anzi. Ma Baietti è molto attivo anche dal punto di vista della solidarietà e dell’impegno civile; tante le specializzazioni e gli ambiti dove mette a disposizione la sua preparazione, come ad esempio la criminologia, la psichiatria forense o la psicopatologia sessuale.

Non solo università, però, nella vita di questo singolare italiano, unico al mondo nel suo percorso, perché oltre a corsi di perfezionamento e specializzazione, Baietti è anche sposato e ha un figlio. Ma di sacrifici per studiare non vuole sentir parlare: “Sacrifici solo finanziari, ammortizzati tranquillamente lavorando. Parlerei più di ricompense: sto bene con me stesso, e guardo indietro solo perché sto invecchiando. Non ho però veli di tristezza, ed il bilancio della mia vita è sereno: ho vissuto”.

Baietti, può considerarsi un esempio per molti giovani italiani, che dedicano le loro energie allo studio quotidiano, per raggiungere obiettivi importanti passo dopo passo. Ed è proprio a loro che si è rivolto, dando un consiglio prezioso: “Per prima cosa imparare a memoria l’indice dei libri: uno strumento essenziale di schematizzazione. Aiuta senz’altro. L’altro è scrivere gli argomenti senza ordine, in modo da evitare di ricominciare dalla prima pagina, ma affrontare i temi scelti in modo casuale”.

Chi ha più lauree honoris causa?

Se il romano Baietti può vantare di essere l’uomo con più lauree al mondo, qual è la personalità che ha acquisito il maggior numero di lauree honoris causa, cioè quel titolo accademico che viene conferito a chi si è distinto, per merito, in vari campi del sapere umano? Ebbene anche in questa occasione, possiamo veramente vantarci – noi italiani – di aver avuto nel nostro paese un intellettuale illustre, un uomo che ha portato l’Italia nel mondo, grazie ai suoi insegnamenti accademici, ai suoi romanzi, di cui uno in particolare, è conosciuto ovunque, anche perché è stato trasformato in un celebre film, e recentemente in una serie di successo della Rai: stiamo parlando de Il Nome della Rosa, scritto da Umberto Eco,  tradotto in più di 40 lingue, che è divenuto un bestseller internazionale, avendo venduto oltre 50 milioni di copie in tutto il mondo.

Ed è proprio l’intellettuale di Alessandria a poter vantare il più alto numero di lauree ad honorem mondiali, contandone 40 in totale: un altro record del tutto italiano. Umberto Eco, infatti, può vantare il già prestigioso riconoscimento, da parte di atenei tra i più rinomati al mondo, come l’università di New York, Londra e la Sorbonne di Parigi.

Umberto Eco è stato un semiologo, filosofo, scrittore, traduttore, bibliofilo e medievista italiano, che nel corso della sua proficua carriera ha scritto numerosi saggi di semiotica, estetica medievale, linguistica e filosofia, oltre a romanzi di successo. Nel 1971 è stato tra gli ispiratori del primo corso del DAMS all‘Università di Bologna, dal 2008 era professore emerito e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell’Università di Bologna ed è stato anche socio dell’Accademia dei Lincei, per la classe di Scienze Morali, Storiche e Filosofiche.  Nel 2023, infine, gli è stato intitolato l‘Istituto di istruzione superiore di Alessandria, dove il giovane studente Umberto Eco aveva conseguito la maturità studiando presso il liceo classico della cittadina.

 

 

 

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