A 65 anni, Giorgio Martini, farmacista trentino, atleta e ex ufficiale della Marina, ha raggiunto un traguardo che sfida ogni aspettativa: ha ottenuto ben dieci lauree, l’ultima in Scienze Pedagogiche con il massimo dei voti, grazie a un metodo di studio fuori dal comune.
- Una carriera accademica da record
- Il potere dell’auto‑ipnosi
- Le critiche online e la sua risposta
- Verso una nuova sfida: il dottorato
- Cosa possiamo imparare dal suo metodo
- Non è magia, ma metodo
Una carriera accademica da record
Il suo percorso universitario è iniziato nel 1983 con una laurea in Farmacia. Da allora, Giorgio ha accumulato titoli in Medicina, Biologia della Nutrizione, Scienze dello Sport, Psicologia Clinica, fino alla specializzazione in Ipnosi e terapia clinica. La decima laurea è arrivata nel 2025, con una tesi dedicata proprio agli effetti dell’ipnosi sull’apprendimento.
Il potere dell’auto‑ipnosi
Il cuore del metodo di Giorgio Martini è l’auto-ipnosi, una pratica che ha studiato e affinato negli anni, tanto da dedicarle anche una delle sue tesi di laurea. Ma di cosa si tratta, esattamente? L’auto-ipnosi è uno stato mentale indotto volontariamente, simile a una profonda meditazione guidata, in cui la mente entra in una condizione di rilassamento e concentrazione assoluta. In questo stato, il cervello diventa più ricettivo, più focalizzato e meno soggetto alle distrazioni esterne. Per Martini, è il “luogo” ideale dove studiare.
Per ottenere questo effetto, utilizza tecniche di respirazione, visualizzazione e focalizzazione del pensiero, che gli permettono di isolarsi dal mondo circostante e creare una vera e propria bolla mentale di produttività. Il vantaggio non è solo nella velocità, ma anche nella qualità dell’apprendimento, che risulta più stabile e duraturo.
L’auto-ipnosi, praticata correttamente, non è una forma di trance né una perdita di coscienza. Al contrario, è un esercizio di controllo mentale, in cui si allenano attenzione, capacità di astrazione e concentrazione selettiva. È una tecnica già utilizzata in ambito clinico e sportivo, ma applicarla allo studio rappresenta ancora una novità per molti. Martini ha sottolineato che non si tratta di un “trucco”, ma di una disciplina mentale che chiunque può apprendere. L’importante è la costanza, l’autosservazione e il desiderio di migliorarsi, elementi che lui ha sviluppato nel corso di tutta la sua carriera professionale e accademica.
Le critiche online e la sua risposta
Nonostante i risultati, non sono mancate le critiche. Alcuni hanno insinuato che le sue lauree, ottenute anche tramite università telematiche, non fossero autentiche. Giorgio ha risposto senza esitazione: chi lo attacca lo fa per invidia o frustrazione. Ha sottolineato che tutti i suoi percorsi di studio sono stati completati con serietà e impegno, e che l’auto-ipnosi è uno strumento potente ma del tutto lecito.
Verso una nuova sfida: il dottorato
Raggiunta la decima laurea, Giorgio non ha alcuna intenzione di fermarsi. Il prossimo obiettivo è il dottorato di ricerca, che considera il naturale proseguimento di un percorso fondato sulla curiosità e sulla volontà di migliorarsi continuamente.
Cosa possiamo imparare dal suo metodo
- Concentrazione profonda: lo stato di auto-ipnosi permette di focalizzarsi senza distrazioni.
- Gestione del tempo: studiare in meno tempo non significa semplificare, ma ottimizzare.
- Flow produttivo: come nello sport, anche nello studio esiste uno stato di massimo rendimento.
- Disciplina quotidiana: non è un trucco, ma il risultato di metodo e costanza.
Non è magia, ma metodo
L’auto-ipnosi non è una formula magica. È una tecnica antica che, se praticata correttamente, può migliorare concentrazione, memoria e resistenza mentale. Giorgio Martini lo dimostra con la sua storia: dieci lauree, nessuna scorciatoia, e una mente ben allenata a sostenere sogni ambiziosi.