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Le gallette di riso non dovresti mai mangiarle a stomaco vuoto: il motivo

Come sfruttare al meglio le gallette: i consigli del Dr. Walter Antonucci su TikTok

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Le gallette di riso, di mais, ai cinque cereali o di farro, sono alimenti che in molti consumano abitualmente, ma spesso c’è molta confusione riguardo al loro impatto sulla salute, in particolare sulla glicemia. Come molte altre cose nella vita, la chiave per consumarle correttamente è saperle abbinare in modo adeguato. Il profilo TikTok di Dr. Walter Antonucci, esperto nel settore, ci fornisce preziosi consigli su come gustarle senza incorrere in effetti indesiderati.

 

Un modo creativo per gustare le gallette

Immaginate di avere davanti una galletta di riso: che fare con questa semplice base alimentare? Semplice, il Dr. Antonucci ci suggerisce un modo innovativo per utilizzarle. “Guarda, prendi una galletta e la poggi sul tavolo, poi metti un bicchiere sopra e voilà, il gioco è fatto!” Sì, avete letto bene: il Dr. Antonucci ci invita a prendere un bicchiere, appoggiarlo sulla galletta e in questo modo evitare di sprecare cibo. Un gesto creativo che può sembrare banale, ma che ci spinge a riflettere sull’importanza di non sprecare il cibo e di trovare modi nuovi per valorizzarlo.

Le gallette di riso: un alimento con un indice glicemico elevato

Le gallette di riso sono uno degli snack più comuni, ma, come sottolineato dal Dr. Antonucci, non sono prive di controindicazioni. Infatti, hanno un indice glicemico alto, il che significa che, una volta ingerite, possono provocare un innalzamento della glicemia nel sangue. Questo fenomeno può essere problematico, soprattutto per chi soffre di diabete o per chi cerca di controllare i livelli di zucchero nel sangue. Il Dr. Antonucci, però, ci rassicura: “Il problema sorge solo quando consumi le gallette da sole.”

Come abbinarle per evitare picchi glicemici

Il trucco sta nell’abbinare le gallette a un’altra fonte di proteine o grassi. In questo modo, il rilascio di glucosio sarà graduale e la glicemia rimarrà più stabile. Ad esempio, abbinare una galletta a un po’ di avocado, formaggio o noci può fare una grande differenza. Questi alimenti, infatti, rallentano l’assorbimento dei carboidrati e permettono di mantenere il livello di zucchero nel sangue sotto controllo.

Non tutte le gallette sono uguali

Un altro punto fondamentale che il Dr. Antonucci evidenzia è che non tutte le gallette sono uguali. “Le gallette di riso hanno un indice glicemico alto, è vero, ma ci sono anche gallette di mais, ai cinque cereali e di farro, ognuna con un impatto glicemico diverso.” Ogni tipo di galletta ha caratteristiche nutrizionali specifiche, quindi è importante variare le scelte per non limitarsi a un unico tipo di carboidrato. Le gallette di farro, ad esempio, potrebbero avere un impatto glicemico inferiore rispetto a quelle di riso, ma comunque, come per tutti gli altri alimenti, bisogna fare attenzione alla quantità e alla combinazione con altri nutrienti.

Perché non demonizzare le gallette?

Molte volte, quando si parla di alimenti con un indice glicemico alto, c’è la tendenza a demonizzarli. Tuttavia, il Dr. Antonucci invita a non esagerare con queste paure. Le gallette, infatti, sono semplicemente una fonte di carboidrati come tante altre. “Perché demonizzare una fonte di carboidrati?” ci chiede il Dr. Antonucci. “Basta saperle abbinare!” Il segreto è nel come si combinano gli alimenti, creando piatti equilibrati che non solo soddisfano il palato, ma che supportano anche il nostro benessere.

Il consiglio finale: non fare come Osvaldo!

Alla fine del suo video, il Dr. Antonucci lancia una battuta divertente che ci invita a riflettere: “Non fate come Osvaldo!” Qui, il Dr. Antonucci fa riferimento in modo scherzoso a una persona che, forse, si lascia andare e mangia le gallette in modo poco equilibrato, senza preoccuparsi degli abbinamenti o delle quantità. La morale della storia è chiara: bisogna essere consapevoli delle scelte alimentari e non seguire mode senza conoscere i fondamenti della nutrizione.

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